Succede che nei negozi, la sera, i commercianti si trovano spesso a dover far fronte al cosiddetto “invenduto”. Succede anche che i clienti siano sempre alla ricerca di un’offerta che possa agevolare il carico economico della famiglia. Messe insieme queste condizioni, due giovani innovatori torinesi, Francesco Ardito e Massimo Ivul, hanno creato il portale www.LastMinuteSottoCasa.it (LMSC) contro lo spreco alimentare dei piccoli esercizi commerciali.
LMSC è nato all’interno dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino ed è un portale, che presto diventerà anche app, che propone una nuova formula di live-marketing di prossimità e che consente ai negozi con prodotti alimentari in eccedenza e in scadenza di informare con immediatezza e semplicità i cittadini che si trovano nelle vicinanze del loro negozio dell’opportunità di acquistare prodotti alimentari a prezzi scontati.
I clienti, registrandosi, danno un’indicazione geografica, in sostanza per stabilire a che distanza da casa (e/o dall’ufficio e/o dalla casa di vacanza) vogliono ricevere le proposte, in tempo reale e da quali tipologie di negozio, ricevendo così solo le offerte sotto-casa e per le categorie di prodotto realmente desiderate.
«Ci siamo resi conto delle potenzialità di questa iniziativa – spiega Sara Paladini, assessore al commercio del Comune di Novara – e abbiamo così cercato di far conoscere l’iniziativa alle Associazioni dei Commercianti. E’ un’iniziativa che ci permette anche di sensibilizzare cittadini e commercianti a non sprecare, potendolo fare con l’ausilio di moderne tecnologie sviluppate da giovani innovatori. Un valore aggiunto per la comunità novarese. Infatti, oltre ad essere un’iniziativa di elevato valore sociale potrà diventare, con il tempo, un’interessante modello di iniziativa imprenditoriale».
«Il progetto è nato in un quartiere della città di Torino – sottolinea Francesco Ardito – con l’idea che si potesse recuperare il pane invenduto a fine giornata, poi si sono aggiunti altri quartieri della città e altre tipologie di attività commerciali come pescherie, gastronomie, banchi del mercato tutti con il problema comune del prodotto fresco che a fine giornata, se non venduto, deve essere buttato. Abbiamo fatto un conto di massima sul risparmio che ogni mese grazie all’utilizzo del portale abbiamo garantito ad una città come quella di Torino, ebbene il risultato è sorprendente, si tratta di una tonnellata di cibo. A nove mesi dal lancio ufficiale del progetto, abbiamo poco più di 20.000 utenti registrati e stiamo arrivando nelle principali città italiane».
«Abbiamo accolto con favore questa iniziativa – conclude il sindaco Andrea Ballarè – perché riassume in sé tre elementi che consideriamo di grande rilevanza: il primo è il valore di innovazione e di crescita tecnologica. In tutta la nostra azione amministrativa abbiamo puntato sull’introduzione di elementi “smart” nella vita quotidiana, a cominciare dalle procedure e dall’organizzazione della macchina comunale. E LMSC è uno strumento smart. Il secondo elemento importante è la dimensione economica: questo è uno strumento che può dare veramente valore aggiunto al sistema commerciale novarese, soprattutto a quello di vicinato, che spesso soffre per le dimensioni più ridotte e per la concorrenza delle strutture di grande formato. Infine (ma non ultima per importanza) l’elemento sociale: questo strumento aiuta i consumatori a risparmiare e lo fa riducendo lo spreco di cibo. Sono due risultati importanti che ci stanno molto a cuore».