Fare cassa: parola d’ordine per l’amministrazione comunale che, proprio in questi giorni, sta inviando, tramite la Soget (società di recupero crediti) migliaia e migliaia di solleciti di pagamento. Un ultimatum rivolto a chi ha trasgredito al codice della strada negli anni passati e, per dimenticanza o mancata volontà, non ha mai pagato quanto dovuto. Ed ora arrivano le bastonate: cosa buona e giusta, finchè la rivendicazione è lecita. Ma quando non lo è…
Sì, perchè succede anche questo: o almeno è successo ad uno dei nostri lettori che ci ha contattati per raccontarci questa storia. “A maggio ho ricevuto un’ingiunzione di pagamento – spiega Luigi – Onestamene avevo completamente dimenticato una multa presa nel 2011. Comunque, ho ricevuto l’ingiunzione il 5 maggio e il 23, tempo 30 giorni, l’ho pagata regolarmente. Nei giorni scorsi, ricevo una lettera della Soget che mi invia un sollecito di pagamento. Sul subito non ho capito di cosa si trattasse, motivo per cui ho telefonato alla società. Sul retro, in effetti, c’erano gli estremi di riferimento. Si trattava della stessa multa pagata a maggio. Per fortuna avevo conservato la ricevuta del bollettino postale”.
Luigi richiama allora la Soget chiedendo spiegazioni: “Mi dicono di rivolgermi al comando dei vigili. Ci vado. Davanti avevo una trentina di persone. Non avevo tempo per fermarmi, per cui sono tornato a lavoro e ho inviato una mail al comandante e alla Soget nella quale spiego quanto successo, allego copia del bollettino e chiedo l’annullamento della richiesta di pagamento”.
“Non possono chiedermi dei soldi che ho già versato – conclude Luigi – Mi auguro che mi rispondano, altrimenti procederò con le vie legali. Quello che stanno commettendo è un reato bello e buono. Ma siamo matti? E se sarà necessario, allora, seguirò questa strada”.