Acqua Novara e Vco, il presidente prende le deleghe dell’ad arrestato. Emanuele Terzoli: «Già cancellata la gara che non era stata assegnata»
Dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’amministratore delegato Andrea Gallina, arrestato martedì nell’ambito della maxi inchiesta dell’Antimafia di Milano su corruzione, turbativa d’asta, finanziamento illecito, le sue deleghe sono andate al presidente Emanuele Terzoli. A seguito del consiglio di amministrazione di ieri, commenta Terzoli, «sono pervenute ufficialmente le dimissioni dell’ad Andrea Gallina. Il cda ha così deciso di assegnare le deleghe alla mia persona, unificandole a quelle già in essere. Il sindaco Canelli mi ha chiesto, in questa fase difficile, di accettare il doppio incarico e così ho fatto per senso di responsabilità e rispetto innanzitutto verso i dipendenti, quasi 300, che quotidianamente lavorano nel bene per consolidare e sviluppare l’azienda».
Oltre a questo prosegue Terzoli, «con una delibera ho annullato la gara che non era stata assegnata, che era ancora in corso e che è stata oggetto dell’indagine milanese. Ho sospeso inoltre da tutti gli incarichi il dirigente “Gare e Appalti” Giovanni Rissone, togliendogli ogni delega. La vicenda ci ha ovviamente colti di sorpresa ma in questo momento è necessario far prevalere il senso di responsabilità e continuità, sia nei confronti dei dipendenti come dicevo prima, sia dei 140 sindaci che mi hanno nominato per due volte presidente di Acqua Novara.Vco, sia dei cittadini del territorio che hanno il diritto di guardare alla nostra azienda reputandola consapevolmente trasparente, corretta, capace e onesta». Il cda ha altresì avviato nelle scorse ore le procedure interne di vigilanza e dato mandato a una società esterna per fare una verifica sugli appalti assegnati nell’ultimo anno dall’ex ad Gallina.