La telefonata del sindaco di Oleggio, Massimo Marcassa, al comando dei Carabinieri, durante l’ultimo consiglio comunale, ha suscitato le reazioni dell’opposizione che, unita, ha firmato un comunicato stampa inviato in queste ore:
“Come esponenti di tutte le minoranze che siedono nel Consiglio comunale di Oleggio, intendiamo rappresentare forte disagio e ferma disapprovazione verso l’atteggiamento dispotico ivi costantemente mantenuto dal Sindaco Marcassa – scrivono Massimiliano Ferrari (capogruppo di Per Oleggio), Elisa Albera, Andrea Apicella, Corrado Pozzi (Movimento Per Oleggio), Stefano Riva (Movimento Cinque Stelle) e Alessandro Bellan (consigliere Indipendente) – In particolare, non siamo più disposti a tollerare i suoi toni autoritari sempre sopra le righe, le reprimende paternalistiche e, soprattutto, le continue prevaricazioni ed interruzioni ogniqualvolta – nell’esercizio delle prerogative proprie delle minoranze – si svolgono critiche puntuali all’operato della sua amministrazione”.
“Capiamo le difficoltà di dover giustificare pubblicamente una spesa di 30.000 euro in consulenze legali, specialmente se – incalzato sul punto – non è neppure in grado di spiegare come tale cifra sia stata quantificata: un utilizzo disinvolto di soldi pubblici che inquieta. Un Sindaco che – nel patetico e goffo tentativo di sopperire alle deficienze della sua giunta, che pare aver ricevuto la ‘consegna del silenzio’ visto quanto è passiva e subalterna – confonde sistematicamente il proprio ruolo di attore politico da quello di garanzia che gli deriva invece dall’essere anche Presidente dell’assemblea consiliare.
Così facendo, perde qualsivoglia residuale credibilità ed autorevolezza (gli resta solo, forse, l’autorità) nell’esigere il rispetto del regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale, visto che è sempre il primo ad infrangerlo sistematicamente. Abbandonare l’aula consiliare (ritirata strategica?) e richiedere l’intervento della forza pubblica per il sol fatto di aver ricevuto qualche critica da parte del pubblico presente, esprime la reale cifra stilistica di questo Sindaco, così come quella di anticipare agli organi di stampa future espulsioni di questo o quel consigliere. Se così facendo pensa di intimorirci o di ridurci ad una minoranza ‘di comodo’, si sbaglia. Saremo ancor più determinati nel denunciare tutto ciò che non va, cercando di arrestarne la corsa. Certi metodi dispotici non servono a camuffare il fallimento di questa Amministrazione né, tantomeno, a far passare in sordina le scottanti vicende di cronaca da cui la stessa è lambita con sempre maggiore e preoccupante frequenza.
Se la situazione non fosse così seria e grave, sembrerebbe di assistere ad una commedia dell’assurdo interpretata da un unico attore”.