Assegnato il bando per il recupero di Casa Bossi, ecco il progetto
Casa Bossi e l’ex Macello Civico conferite nel Fondo e Innovazione Piemonte, in una partnership pubblico-privata che finanzierà i progetti per 35 mln di euro.

L’inconfondibile facciata neoclassica antonelliana di Casa Bossi
Conferita al Comune di Novara sul finire degli anni ’80 e da quel momento lasciata in uno stato di sostanziale abbandono e degrado, Casa Bossi può finalmente tornare agli antichi splendori, attraverso la messa a gara del suo recupero, insieme a quella dell’ex Macello Civico, grazie ad un fondo di valorizzazione immobiliare, quale strumento per una importante operazione di partenariato pubblico-privato, forse fra le poche iniziative in grado di recuperare beni storico-culturali in decadimento, come nel caso specifico la villa novarese, simbolo dell’architettura antonelliana.

Planimetria in 3D del progetto di recupero
La società Ream sgr si è aggiudicata il bando: Casa Bossi ed ex Macello vengono conferiti nel Fondo Valorizzazione e Innovazione Piemonte, attraverso il quale verrà effettuato un investimento di 35 milioni di euro finalizzati al recupero di entrambe le strutture con mission diverse.

La proiezione delle pianta di ogni piano
“Uno strumento innovativo – sostiene il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – che permetterà di restituire Casa Bossi, con le sue funzioni sociali e culturali, alla città e allo stesso tempo di recuperare l’ex Macello Civico. Diamo il via, finalmente, dopo tantissimi anni, alla riqualificazione e valorizzazione della dimora antonelliana che grazie alla preziosa attività del Comitato d’Amore è stata tenuta in vita in questi anni nonostante le condizioni in cui versava”.

Fra porticati e cortili, l’interno verrà valorizzato per scopi di socialità
Il progetto prevede il recupero di Casa Bossi, secondo criteri e progettualità ben sostenibili, sia sotto il profilo economico finanziario (e quindi sul piano della redditività) sia dal punto di vista delle funzioni che diventeranno parte integrante dell’edificio antonelliano.
– Gli ultimi due piani saranno adibiti a foresteria attraverso una ricettività temporanea e innovativa.
– Al primo piano verranno allocati principalmente uffici e spazi di rappresentanza
– Al pianoterra dovranno essere mantenuti spazi espositivi permanenti e iniziative di carattere culturale compreso l’utilizzo del cortile
“Dopo quasi 40 anni di abbandono – conclude il Sindaco – finalmente Casa Bossi, uno dei più importanti palazzi neoclassici italiani, tornerà a svolgere le funzioni che anche il progettista l’architetto Antonelli aveva pensato per questo edificio, in modo particolare creare relazioni culturali e sociali con la città e con le realtà che stavano e stanno all’esterno della dimora”.

Casa Bossi vige in uno stato di semi abbandonoda quasi 40 anni
“Abbiamo dato attuazione – aggiunge il Direttore Generale del Comune di Novara Roberto Moriondo – ad un progetto ambizioso tramite una procedura complessa e innovativa che ha richiesto competenze di alto profilo che, come ho sempre sostenuto, sono assolutamente presenti nell’organigramma dell’amministrazione comunale di Novara”.
Fonte Ufficio Stampa Comune Novara