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Novara

Besozzi sulle barricate: “La Provincia è in braghe di tela”

La Provincia è sul piede di guerra: quella di Novara come quelle del resto d’Italia. Il 17 e 18 maggio, i rappresentanti di quello che è diventato un ente di secondo livello saranno a Roma per protestare contro condizioni economiche e finanziarie che non consentono di lavorare sul territorio. E a Roma, in quei giorni, ci sarà anche il presidente di Palazzo Natta Matteo Besozzi.

Province vicine al default: Besozzi alla manifestazione del 17/18 maggio

“I problemi sono davvero tanti – spiega Besozzi – I più credono che la Provincia, oggi, si occupi solo di scuole e di strade, ma non è così. La riforma ha definito la competenza sulle funzioni alcune delle quali sono passate, è vero, in Regione, ma solo formalmente. Gli agricoltori, ad esempio, per i loro problemi, si rivolgono ancora a noi, come è giusto che sia. Ma è solo uno dei tanti ruoli che sono stati sottratti alla Provincia, senza un’organizzazione chiara e convincente”.

Altro esempio riguarderà le cave, un tema quantomeno delicato nel Novarese: “La nuova legge regionale sulle cave – continua il presidente Besozzi – delega alle Province il rilascio delle autorizzazioni a scavare. Peccato che i dipendenti provinciali dell’ufficio ambiente, competenti per questo settore, siano stati trasferiti in Regione. Motivo per cui, sono tornato a Torino per chiedere di riaverli, in qualche modo”.

Un cane che si morde la coda, insomma: un problema sopra all’altro, una confusione totale generata da una legge, la Del Rio, che ha suscitato un gran polverone.

Intanto, la Provincia di Novara, come probabilmente tante altre, presenta esposti sulla sicurezza degli scolastici, scrive al Ministero per denunciare l’impossibilità di pagare eventuali proroghe sull’accensione del riscaldamento nelle scuole pubbliche, mette a bando l’affitto di locali adibiti precedentemente ad accogliere uffici e personale provinciale spostato sotto la Regione.

E’ il caso, ad esempio, del settore lavoro ed agricoltura, funzioni che sono passate di competenza a Torino: i dipendenti, che prima lavoravano dagli uffici di corso Cavallotti, saranno trasferiti, tra qualche giorno, negli spazi dello Sporting di corso Trieste, scelta della Regione che priva così la Provincia di un affitto (quello appunto di corso Cavallotti) che serviva, senonaltro, per coprire alcune spese.

Il 17 e 18 maggio a Roma, protesteranno i presidenti di Provincia. “Non c’è nessun risparmio con questa riforma che giustifichi l’essere messo in queste condizioni”.