Aperto 24 ore su 24: Carrefour, il colosso mondiale della grande distribuzione, rilancia e anche a Novara, e, come già fatto a Torino e Vercelli, decide di sperimentare l’apertura h24. Notte e giorno, sempre aperti in viale Giulio Cesare e in corso Trieste.
Si stanno definendo gli ultimi dettagli, specialmente a livello sindacale, ma l’iniziativa, sperimentale per l’estate, partirà già lunedì 22 giugno.
Pro e contro di una scelta che emula uno stile di vita molto diverso da quello cui siamo abituati in Italia e, in particolare, nel Novarese. Un’abitudine, quella di fare spesa durante le ore notturne, non certo nuova, invece, negli Stati Uniti, ma senz’altro anomala per una zona come la nostra. Eppure, Carrefour ci ha già provato a Torino e a Vercelli e i risultati sembrano dare ragione al gruppo della grande distribuzione.
Più occupazione, liberalizzazione assoluta, comodità per gli utenti: e questi sono gli aspetti positivi dell’iniziativa. Ma accanto ce ne sono anche altri che non si possono trascurare per i quali, però, chiaramente occorrerà attendere l’avvio della sperimentazione.
Primo fra tutti il tema della sicurezza: la notte diventa prioritario controllare chi entra e chi esce dai supermercati, per evitare spiacevoli situazioni che potrebbero avere ripercussioni negative anche all’esterno del negozio. Trovare giovani e meno giovani ubriachi nel piazzale del parcheggio creerebbe certamente dei disagi a chi vive in quella zona, ma anche per la città stessa. Un elemento da tenere sicuramente sotto controllo.
Mentre del punto di vista legislativo “l’iniziativa – spiega Maurizio Grifoni, presidente di Ascom – non fa una grinza. Non sono preoccupato per il commercio al dettaglio; ritengo che l’utenza sarà diversa da quella che frequenta i negozi della città. Piuttosto sono incuriosito: ci sono aspetti positivi, di sicuro, ma sarà importante tenere sotto controllo l’ordine pubblico. In luoghi di questo genere, aperti anche in piena notte, è importante avere strumenti che permettano di controllare la situazione: videocamere di sicurezza, alert facciali, proprio come si fa negli Stati Uniti. Teniamo presente che il Carrefour di viale Giulio Cesare è a due passi dal centro. Lì vicino c’è un palazzetto e c’è anche un Parco: se iniziano a diffondersi “brutte compagnie” attratte magari dalla disponibilità dell’apertura notturna, si può arrivare a dare vita ad una zona non più residenziale come è oggi, ma a rischio. Occorre prendere provvedimenti preventivi: oltre alle telecamere, anche una maggiore e migliore illuminazione che renda più sicura la zona e chi la frequenta”.