Cattivo odore da un mezzo abbandonato a San Pietro Mosezzo. I Carabinieri Forestali lo sequestrano e denunciano il titolare
Da una segnalazione scattano le indagini che hanno portato al sequestro di un camion fermo da giorni in zona industriale. Al suo interno prodotti alimentari deperiti misti a rifiuti di ogni genere.
La segnalazione di un pezzo pesante parcheggiato e fermo in zona S.Pietro Mosezzo che da giorni emanava un forte odore, ha fatto scattare le indagini delle Stazioni Carabinieri Forestale di Borgolavezzaro e di Novara, le quali venerdì 21 scorso, sono intervenute, aprendo il portellone e verificando la presenza di una notevole quantità di prodotti alimentari deperiti e in pessimo stato di conservazione, insieme a molti rifiuti di vario genere; quali rifiuti elettronici, imballaggi, rifiuti misti di varia natura.
Le pessime condizioni igieniche riscontrate hanno indotto a segnalare il fatto anche al Sindaco ed all’Autorità sanitaria locale per ogni utile verifica sulle condizioni di salubrità e per l’accertamento sugli eventuali rischi sanitari connessi.
Il mezzo è stato sottoposto a sequestro penale, convalidato nei giorni scorsi, ed il titolare della ditta proprietaria del mezzo, un cittadino pakistano residente in provincia di Milano, in qualità di amministratore unico della ditta di trasporto di prodotti alimentari con sede a Buccinasco (Mi), è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara.
Sono stati contestati i reati di gestione e trasporto illecito di rifiuti, oltre alla detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione ed insudiciati.
È, infatti, del tutto evidente che, oltre al generale pessimo stato di conservazione dei prodotti alimentari rinvenuti, non è ipotizzabile effettuarne il trasporto o la detenzione unitamente a rifiuti.
Inoltre, il trasporto di rifiuti deve avvenire con modalità conformi e con mezzi autorizzati all’esercizio di tali attività. Ciò ha comportato la contestazione anche del reato di trasporto illegale.
La mancanza di tracciabilità di origine e destinazione, lo stato di abbandono dei rifiuti stessi, presumibilmente una modalità di smaltimento illegale, hanno causato ulteriormente anche la contestazione del reato di illecito smaltimento di rifiuti.
Oltre alle conseguenze penali della contestazione, adesso sarà necessario assicurare il corretto smaltimento di quanto rinvenuto. È evidente che, anche i prodotti alimentari saranno da classificare quale rifiuto e da avviare alle debite forme di smaltimento, con oneri a carico dell’indagato.
Il controllo puntuale del territorio e le capacità specialistiche dei Carabinieri Forestali hanno consentito di individuare e circoscrivere un altro caso di illecito ambientale, questa volta anche correlato ad un’ipotesi di illecito alimentare.