Il Presidente della Regione Sergio Chiamparino ha aumentato ai massimi l’addizionale regionale Irpef 2015. E le proteste non sono mancate.
C’è stato chi ha rimarcato l’inopportunità di aumentare l’imposizione fiscale vista la perdurante crisi economica, chi ha messo in relazione l’incremento delle imposte con le spese per il nuovo grattacielo sede della Regione, chi ha lamentato i mesi che sono stati necessari per ridurre le gratifiche degli assessori di un misero 10% mentre l’aumento di quasi un terzo dell’ultimo scaglione d’imposta (dal 2,33% al 3,33%) è stato deciso in un battibaleno, chi ha contestato che l’aumento dell’addizionale imposto ai soli redditi superiori ai 28.000 euro finirà per colpire sempre ’’i soliti’’ con tanti ringraziamenti da parte degli ’’evasori’’ (con espresso riferimento a ’’l’idraulico, l’ elettricista, il muratore, il meccanico, l’imbianchino, l’ortolano, il formaggiaio, il panettiere, il medico specialista, l’ avvocato ed il ristoratore’’) e via discorrendo. Considerazioni che ho trovato sui social, ma anche sulle pagine dei giornali…
Tra i tante, l’intervento che mi ha maggiormente colpito è di poche righe, ma sarebbe bastato solo il titolo: «Ciao Torino, io vado via». L’autrice snocciola alcuni numeri, fa alcune considerazioni, si lamenta per un incremento di importa di 122 euro, dichiara di non essere più disposta ’’a contribuire a questa regione’’, saluta e ci dice che se ne andrà, immagino ad abitare altrove. O magari anche a lavorare, altrove.
Ho preso allora carta e penna (in realtà, un foglio di excel) ed ho fatto due conti. Nel 2012 un reddito di 50.000 euro lordi/anno era gravato da un’addizionale regionale Irpef di 776 euro, che sono diventati 850 quest’anno e diventeranno 1.028 l’anno prossimo. Per un reddito di 75.000 euro, gli importi sarebbero 1.208 – 1.607 – 1.926. Per un reddito di 100.000 euro lordi annui, i 1.641 euro di addizionale del 2012 sono diventati 2.190 quest’anno e diventeranno 2.758 l’anno prossimo: oltre mille euro in più. A questi, il nostro ipotetico contribuente – se abitasse a Novara – dovrebbe aggiungerne altri 800 di addizionale comunale….. Che si aggiungerebbero agli oltre 36.000 euro di Irpef gravante – appunto – su un reddito lordo di 100.000 euro.
Continuando con l’esempio, il nostro ’’ricco’’ contribuente, se avesse dei figli universitari pagherebbe le tasse al massimo, così come – se avesse figli in età scolastica – non fruirebbe di alcuna agevolazione.
Imu/Tasi? Nessuno sconto!
Tarsu/Tares? Lo stesso!
Sanità? Paga e taci!
Eh sì, perché se il nostro ’’ricco’’ contribuente avesse bisogno di una prestazione ospedaliera dovrebbe magari attendere mesi (come tutti) e dovrebbe pagare un salatissimo ticket che magari non tutti pagano (e che per lui stanno pensando di aumentare, visto che ’’è ricco’’….).
E così, di contributo in contributo, di ticket in ticket, di prestazione in prestazione , di costo in costo, di tassa in tassa, il cosiddetto ’’ceto medio’’, per decenni colonna portante dei consumi nazionali, è ormai in via di estinzione. E non entro qui nel merito del cambio lira/euro, che è problema di tutti, non solo dei ’’colletti bianchi’’: chiedete a chi guadagnava quattro milioni di lire al mese se oggi con 2.500 euro vive meglio o peggio….
Tornando ai ticket sanitari, quello che la Regione pare non voler capire è che – a questi (bassi) livelli di tempestività nell’erogazione del servizio ed a questi (alti) costi – uno che può spendere si rivolgerà sempre più spesso alle strutture private. E voglio vedere cosa succederà quando alle strutture pubbliche busseranno soltanto gli ’’esenti ticket’’…..
Chiamparino ci dice che il bilancio della Regione è dissestato per colpa di chi c’era prima, dimenticando che prima di quel qualcuno, c’è stato – prima ancora – qualcun altro…. E ci dice che gli aumenti sono necessari per mantenere le attuali prestazioni in materia di welfare e trasporti. Peccato che il suo assessore alla sanità Antonio Saitta, ci dica che in Piemonte (Novara compresa) si fanno troppi esami e bisognerà drasticamente ridurli. Che almeno si mettessero d’accordo….
Tutto questo, ancora prima che siano stati stabiliti in via definitiva i tagli dei trasferimenti alle Regioni previsti dal Governo centrale: come a dire che siamo solo all’antipasto.
Non sono d’accordo con chi dice che sarebbe meglio trasferirsi o meglio credo, personalmente, non lo farei mai… Ma detto questo… La tentazione è forte!
Daniele Andretta
Studio Societario Tributario ([email protected])