Con Orta Lake, 1000 km di sentieri intorno al lago d’Orta visibili su Google; ora bisogna farli conoscere
Nato dall’idea del Gruppo AIB di Pettenasco, il progetto Orta Lake, grazie a 150 volontari, ha portato alla fruizione digitale dei sentieri intorno al lago d’Orta, con la collaborazione diretta di Google e delle amministrazioni locali.
1000 chilometri di sentieri battuti e 60.000 metri di dislivello positivo coperti, che hanno consentito di mappare digitalmente passeggiate e ciclabili, che disegnano suggestivi anelli a varie quote, sulle alture che circondano il lago d’Orta. Questo è lo straordinario risultato del progetto Orta Lake, reso possibile grazie al lavoro realizzato da 150 volontari, che per 100 giorni si sono caricati sulle spalle lo strumento dato in concessione direttamente da Google.
L’iniziativa è partita dal gruppo AIB (Antincendio Boschivo) di Pettenasco, che quasi per gioco ha provato a fare richiesta ai gestori del più visitato motore di ricerca della storia: “Riuscire ad ottenere l’affidamento di Google non è una cosa semplice; ci sono giusto una manciata di strumenti disponibili in tutto il mondo e le richieste vengono spesso soddisfatte solo dopo diversi anni – ci ha spiegato Federico Peretti, portavoce del Gruppo AIB di Pettenasco – per questo ci siamo stupiti quando dopo solo due mesi siamo stati contattati da Google, probabilmente anche grazie anche alla fama del borgo di Orta San Giulio”.
Per l’acquisizione delle immagini è stato utilizzato un particolare zaino, il Trekker, dotato di 15 fotocamere posizionate nella parte superiore, che hanno permesso di ottenere una visione a 360° dei sentieri percorsi. Lo zaino, del peso di una ventina di kg, è stato portato dai volontari lungo tutti i 1000 km di tracciati. “Per questo crediamo sia necessario rivolgere un caloroso ringraziamento a tutti i volontari dell’AIB, dell’ANPI, dei CAI, del Soccorso Alpino, degli Gnomi del Mastrolino, dei Gruppi Alpini, all’arch.Mauro Brusa, all’Air Service Center di Pavia e a tutte quelle numerose persone che ogni amministrazione ha attivato e che in questo spazio non è possibile citare” si legge sul portale https://ortalakeexperience.com/
Conclusa la fase di mappatura Il progetto è stato lanciato su Google Street View a fine maggio, ed ora accedendo al servizio, premendo l’omino giallo in basso a destra, è possibile vedere tutta la ragnatela della rete sentieristica del Lago d’Orta, e premendo in un qualsiasi punto sui sentieri si può percorrere virtualmente il tracciato.
“Per riuscire a portare a termine questo lavoro abbiamo contattato le amministrazioni che circondano il lago (da Maggiora a Ornavasso per un totale di 29 comuni) chiedendo il loro supporto logistico – precisa Peretti – le amministrazioni ci hanno dato un elenco di percorsi da mappare e se possibile dei volontari per accompagnarci sul percorso per portare lo zaino”.
La finalità digitale del progetto, in realtà ha finito per rivestire un importante ruolo di riscoperta dei nostri sentieri, il cui potenziali, da un punto di vista sia naturalistico che turistico, sono enormi. Intanto e finalmente, si è messo mano alla pulizia di camminabili e ciclabili che erano state lasciate all’abbandono e tutte le amministrazioni coinvolte hanno partecipato attivamente al ripristino ed alla pulizia. Ora che i sentieri e le piste possono trovare una spinta promozionale nella fruizione attraverso la ricerca in rete, è auspicabile che le manutenzioni proseguano, anche se è proprio la naturale fruizione, la prima vera e più salubre via per mantenere i passaggi puliti.
La vera sfida è ora promozionare in modo efficace lo strumento, perchè è notorio come esista una grande domanda di turismo slow eco-compatibile, capace di innescare un circolo virtuoso con l’attraente biodiversità al lago d’Orta e nello stesso bacino; con enogastronomia e punti d’interesse culturali e turistici.
Il portale è certamente un importante strumento, dove verranno inseriti i sentieri principali per trekking i bici, gli eventi, dove dormire, dove mangiare, dove poter noleggiare bici e attrezzatura sportiva. Ma per rilanciare realmente il comparto turistico del lago d’Orta, soprattutto in questa difficile fase post emergenza Covid-19, ci vorrebbe una messa in rete complessiva con un chiara scelta di branding indirizzata verso lo Slow Tourism, con un approccio al viaggio che promuova la qualità e la lentezza dell’esperienza turistica. Una nuova filosofia anche della promozione, che coinvolga le attività, gli enti e le istituzioni, ma che convinca anche le comunità intorno al piccolo scrigno lacustre. Con l’obiettivo di arrivare ad associare il nome del lago d’Orta alle passeggiate ed alla tranquillità di un piccolo territorio, capace di regalare scorci mozzafiato, insieme a gusti e sapori che affondino le radici anche nella nostra tradizione rurale. Una sfida che ha bisogno di visione ed investimenti in un progetto complessivo, che può catturare l’attenzione di un sempre maggiore target di riferimento turistico, che soprattutto nel nord Europa, ha un gran numero di turisti potenziali interessati.