E’ novarese la mascherina biodegradabile compostabile che prova a dare una risposta all’inquinamento ambientale
La galliatese Coccato & Mezzetti produce su larga scala una linea di dispositivi di protezione individuale ecologici, utilizzando il Mater-Bi realizzato dalla novarese Novamont.
Parla novarese la mascherina chirurgica biodegradabile che prova a dare un’importante risposta al problema dell’inquinamento, legato all’enorme utilizzo di dispositivi di protezione individuale dovuto al contenimento del Coronavirus.
Sotto il marchio Promovita® infatti, l’industria galliatese Coccato & Mezzetti, produce mascherine, tute e camici monouso; realizzati con Mater-Bi®, la bioplastica biodegradabile e compostabile brevettata dalla novarese Novamont guidata da Catia Bastioli.
Le mascherine monouso ecologiche ora sono realizzate su larga scala grazie a ingenti investimenti che hanno permesso di abbattere i costi e di renderle ancora più funzionali, leggere, esteticamente gradevoli e praticamente identiche alle comuni chirurgiche. L’impatto sul delicato e già stressato sistema ambientale globale di questa fase emergenziale da pandemia, con l’utilizzo di presidi individuali di protezione, sta acuendo in modo davvero preoccupante lo stato di salute soprattutto di mari e oceani, il luogo dove prima o poi finiscono gran parte dei rifiuti non smaltiti.
Si pensi che con l’inizio dell’anno scolastico, solo in Italia, l’utilizzo di mascherine monouso aumenterà sensibilmente (10milioni al giorno per la scuola e le attività collegate) fino a 2miliardi di unità ogni anno.
Dispositivi in massima parte non biodegradabili che dovranno essere smaltiti e che, se non correttamente eliminati, rischiano di rilasciare microplastiche e agenti inquinanti nell’ambiente.
Anche il sindaco di Codogno Faranco Passerini, città simbolo della lotta al Coronavirus dove tutto è cominciato, alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico ha indossato una mascherina biodegradabile novarese, sottolineando l’importanza dal punto di vista ecologico dei prodotti Promovita, annunciandone la distribuzione come azione di sensibilizzazione.
“Da mesi le mascherine abbandonate nell’ambiente, agli angoli delle strade, perfino sulle spiagge sono tristemente diventate una presenza abituale e inaccettabile – spiega Fabiano Vittorio Coccato Ammministratore Delegato di Coccato & Mezzetti in un comunicato stampa diffuso dall’azienda – Incrociando i dati dell’Ispra e diffusi da Legambiente si stima che in Italia vengano abbandonate circa 330mila mascherine al giorno, un rifiuto indifferenziato che dovrebbe invece essere conferito all’inceneritore. Sempre più persone si stanno accorgendo che le mascherine rappresentano anche una sfida ambientale e chiedono un prodotto sicuro ma anche rispettoso dell’ecosistema”.
Nel ricordare che al momento la biodegradabilità non è un requisito richiesto dalle autorità competenti, le aziende novaresi sottolineano come “la sensibilità Promovita rilancia la mascherina chirurgica ecologica per dire stop all’inquinamento”.