La febbre è un meraviglioso ed importante sistema di difesa dell’organismo, al contatto con agenti esogeni quali germi, virus, miceti, o in risposta a processi infiammatori di diversa natura. In caso di infezione può essere uno dei sintomi che si manifestano, indicandoci in tal caso, che il nostro corpo sta reagendo alla presenza di un agente estraneo, attivando una rete di comunicazioni e reazioni tanto complessa quanto efficace. In equilibrio il corpo mantiene una temperatura di circa 37 gradi , in questa situazione i processi cellulari avvengono in modo equilibrato, con un susseguirsi di meccasnismi di termogenesi e termodispersione.
Il rialzo termico inibisce la replicazione batterica, attiva il metabolismo favorendo l’eliminazione tossinica, attiva la produzione di prostaglandine antinfiammatorie; pur richiedendo molte risorse all’organismo, che ne risulterà debilitato con successivo senso di spossatezza, costituisce uno stupendo squilibrio compensativo.
In naturopatia la febbre è sintomo positivo in caso di infezione, ci indica che il corpo ha messo in atto meccanismi spontanei di autoguarigione. I rimedi naturopatici saranno finalizzati a controllare il rialzo termico e favorire la risposta immunitaria.
Sono rimedi naturopatici tanto diffusi quanto efficaci in caso di febbre, le applicazioni di ghiaccio al capo o all’inguine, l’impacco di argilla sull’addome e le spugnature con acqua ed aceto. Ai più piccoli si possono mettere calzini imbevuti di aceto, quindi un bel paio di calzettoni di lana ed un bel sonno!
La macrobiotica suggerisce di bere del the nero con umeboshi (prugne salate, tradizionali nella cucina Giapponese), utile soprattutto se vi è concomitante sintomatologia gastro intestinale; mangiare zenzero fresco grattugiato su alimenti o nelle bevande.
Sarà importante sospendere i latticini e ridurre al minimo zuccheri e farine raffinate. Sarebbe però opportuno supportare l’organismo con alimenti ricchi di Vit C (potente antiossidante), come agrumi, uva, frutti di bosco, peperoni, spinaci, broccoli, prezzemolo. Da introdurre nella dieta anche a livello preventivo ai cambi stagione.
L’oligoelemento Rame-Oro-Argento supporta il sistema immunitario, in caso di infezione acuta, accelerando la ripresa. Un fiala sotto la lingua 1-2 volte al dì per il tempo necessario.
Le piante ed i rimedi che la natura ci mette a disposizione lavorano in accordo alla reazione che il nostro organismo attiva per difendersi dall’attacco di virus, batteri e miceti. Il sistema immunitario riceve in questo modo un importante aiuto che si manifesta con la riduzione del rialzo termico troppo elevato ed un miglioramento generale delle condizioni della persona.
Ad esempio, gli infusi di fiori e brattee di Tiglio (Tilia europaea L.) e fiori di Sambuco (Sambucus nigra L.), addolciti con un cucchiaino di miele o zucchero di canna, sono indicati per i bambini e gli anziani; a questi infusi si possono abbinare i gemmoderivati di Ontano nero (Alnus glutinosa L.) e di Rosa canina (Rosa canina L.).
Gli adulti possono anche utilizzare piante che favoriscono la dispersione del calore grazie alla sudorazione, dette diaforetiche e febbrifughe, quali Spirea sommità (Spirea ulmaria L.), Frassino foglie (Fraxinus excelsior L.) e Salice corteccia (Salix alba L.); per la preparazione si fanno decotti per quelle parti della pianta che risultano più dure (corteccia) e infusi di 20 minuti per le droghe più morbide (foglie, sommità, fiori).
A questi rimedi possiamo senz’altro aggiungere l’Echinacea (Echinacea purpurea) e la Propoli, che aiutano a sostenere il lavoro del sistema immunitario.
Anche i fiori di Bach possono rappresentare un valido aiuto: qualche goccia di Vervain, Impatient, Vine, Elm, in poca acqua da usarsi in impacchi sulle tempie, sulla nuca, sui polsi e sulle caviglie sono utili per controllare l’eccessivo rialzo termico.
Naturalmente il rimedio vegetale e naturopatico va sempre valutato in base alla persona nella sua totalità prima che in base alla manifestazione del disturbo.
Elena Veela (naturopata) & Rosa Alba (erborista) www.studioiniseme.eu
La malattia non è una crudeltà in sé, né una punizione, ma esclusivamente un correttivo, uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri difetti, per trattenerci da errori più gravi e per ricondurci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto deviare. Edward Bach (Medico erborista inglese 1886-1936)
“Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire”. F. Pessoa, Il libro dell’inquietudine