Grazie alla Fondazione De Agostini, Novara ha una nuova terapia intensiva/subintensiva. Le Foto
Iniziati il 14 aprile scorso, i lavori per la nuova terapia intensiva/subintensiva all’Ospedale Maggiore di Novara si sono conclusi, grazie alla donazione di 500 mila euro da parte della Fondazione De Agostini.
“Abbiamo voluto rispondere in modo tempestivo ad una emergenza del nostro Paese offrendo alla città di Novara e ai comuni limitrofi una struttura che resterà come presidio permanente per la tutela della salute dei cittadini nell’area più critica dell’ospedale”. Con queste parole Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini, saluta la conclusione lavori e la piena operatività, della nuova terapia intensiva e subintensiva realizzata proprio grazie alle 500 mila euro donate dalla Fondazione.
Una struttura moderna e completamente attrezzata, realizzata nei locali adiacenti al Pronto Soccorso dell’AOU di Novara e collegata direttamente con la preesistente area di cure intensive. Un’opera molto importante che trasforma ogni tipo di soluzione emergenziale, per quanto efficacie, in una realtà permanente, che consentirà all’Ospedale Maggiore della Carità di essere più pronto ad ogni nuova evenienza. “La donazione della Fondazione De Agostini, che fa seguito ad altri significativi interventi – ricorda Mario Minola, Direttore Generale dell’AOU – ci consente di avere a disposizione una struttura permanente, modulabile a seconda delle esigenze, di fondamentale importanza non solo per gestire le situazioni d’emergenza, ma anche i pazienti in arrivo al Pronto soccorso che necessitano di immediata risposta in termini di intensità di cura”.
Il progetto ha previsto il recupero, mediante una completa ristrutturazione edile e impiantistica, di spazi esistenti aventi una superficie di circa 180 mq (là dove si trovava l’ambulatorio Terapia anticoagulante orale) per la creazione di 7 posti letto ad elevata intensità di cura, di cui due a pressione negativa.