Cari Novaresi, preparatevi, perchè nei prossimi mesi si dovrà sudare sangue per risolvere la questione.
Ricordate lo Sporting?
E la decisione dell’amministrazione comunale di annullare l’accordo con la società di gestione (la “Sporting” appunto)?
Ricorderete sicuramente che, a tale decisione, seguì anche un contenzioso in cui il Comune perse il lodo arbitrale e venne condannato ad un risarcimento di circa 18 milioni di euro a favore della società che aveva realizzato l’impianto.
All’epoca, il sindaco di Novara Andrea Ballaré giustificò tale sconfitta (perchè di fatto fu una sconfitta) dicendo che se l’amministrazione avesse scelto di proseguire nell’accordo con Sporting avrebbe subito un danno erariale notevole, sottolineando come con un mutuo il Comune avrebbe saldato i debiti e gestito in proprio la struttura del Terdoppio.
L’ha fatta facile, il Sindaco: troviamo una banca che ci faccia un mutuo e chiuso il discorso. Peccato che a fronte di una procedura aperta dal Comune per la contrazione di detto mutuo, per un importo massimo di 8.612.850 euro (quota parte del valore dell’impianto sportivo Terdoppio), nessun istituto di credito abbia avanzato una sua proposta. In parole semplici: la gara è andata deserta. Ecco qua:
Per spiegare meglio la vicenda a chi non l’ha seguita da vicino, perso il lodo arbitrale, l’amministrazione è stata condannata a pagare una quota esorbitante: 18 milioni di euro. In pratica la somma necessaria a ricomprarsi la struttura. Chiaro che il Comune, a bilancio, non dispone di una cifra simile, anche se 9 milioni sarebbero già disponibili dalla BPN per via del mutuo sullo Sporting (che avrebbe dovuto pagare il gestore con la convenzione firmata a suo tempo), mentre 1 milione era accantonato nelle pieghe delle casse di Palazzo Cabrino. Gli altri? L’amministrazione pensava appunto di ricorrere ad un prestito. Da qui, la gara che ha avuto però un esito nefasto, dal significato politico allarmante: nessuna banca sembrerebbe dare credibilità all’amministrazione, vuoi per il periodo di crisi che stanno vivendo anche gli enti locali, vuoi per le difficoltà specifiche in cui versa il Comune di Novara.
Ora il problema è dove si andranno a reperire le risorse necessarie per saldare i debiti. Una cifra del genere non si può trovare così facilmente, tanto più dopo che una gara è andata deserta. E se anche l’amministrazione riuscisse ad individuare un istituto di credito disposto a darle fiducia, gli interessi passivi non sarebbero più quelli dettati dalla gara; più probabile che le condizioni vengano dettate dalla banca, con interessi più alti e più onerosi per i Novaresi.
L’assessore al Bilancio, Giorgio Dulio, dichiara: “Vedremo se rifare il bando e se ci sono le condizioni e la normativa per muoversi in questa direzione. Altrimenti andremo a trattativa privata. Stiamo anche valutando gli affitti non pagati e le varie sanzioni che potrebbero far scendere la cifra messa a gara che è comunque un tetto massimo. Magari, scendendo, invoglieremo di più eventuali istituti di credito ad intervenire…”. Eh! Magari!