Sale sul tetto per sistemare un bocchettone dell’aria, ma la copertura in plexiglas si rompe, precipita e lui resta ferito. Il risultato è un operaio con un taglio alla mano, un laboratorio inaccessibile agli studenti dell’Ipsia Bellini per 5 mesi e un fascicolo giudiziario aperto per l’incidente sul lavoro. Davvero un brutto gratta capo per la Provincia, che ora spenderà 220.000 euro per i lavori di sistemazione all’istituto Bellini di via Liguria, anche in un’ottica di contenimento degli sprechi di calore invernali.
L’incidente risale allo scorso 12 gennaio. Quel giorno un operaio della Olicar, azienda che gestisce gli impianti di riscaldamento di molte scuole novaresi, è salito sul tetto dell’istituto per sistemare un’unità di trattamento dell’aria. Ma mentre lavorava sul dispositivo, la copertura superiore in plexiglass ha ceduto. L’operaio ha rischiato davvero grosso, ma se l’è cavata con una ferita alla mano. Nel frattempo, però, il dirigente scolastico dell’Ipsia Bellini è stato costretto a chiudere il laboratorio, che si trova proprio sotto al punto in cui si è verificata la rottura del plexiglass.
Sull’episodio lo Spresal (organo inquirente dell’Asl competente in materia di infortuni sul lavoro) ha aperto un fascicolo. Inoltre ha sollecitato la sistemazione del manufatto rotto, per ristabilire la sicurezza dei ragazzi e dei docenti durante l’attività didattica in laboratorio. La Provincia ha stanziato 220.000 euro, la seconda cifra più alta per il capitolo “lavori nelle scuole” e sta definendo l’appalto. Gli interventi serviranno anche a ridurre la dispersione di calore, che interessa l’edificio anche a causa della copertura in plexiglass.