La Provincia di Novara ha dovuto giocare a Tetris per riuscire a garantire un’aula a tutti gli studenti delle scuole superiori della città, in vista della campanella del prossimo 11 settembre. Ed è già polemica. L’Iti Omar si è ritrovato con un boom di iscrizioni, arrivando a comporre 15 prime, ben 9 classi in più rispetto allo scorso anno e si è quindi visto costretto a “chiedere asilo” ad altri istituti; ma le classi aggiuntive saranno disponibili solo dopo le vacanze di Natale. Stessa sorte tocca al liceo classico linguistico Carlo Alberto, che si ritrova con un surplus di 3 classi. Gli studenti inizieranno l’anno scolastico al Nervi e, una volta terminati i lavori, si trasferiranno al piano giardino del Mossotti.
L’allarme su spazi stretti ed edifici scolastici bisognosi di interventi era stato già lanciato a giugno, quando la Provincia aveva inviato una lettera-appello al Miur, siglata da tutti i dirigenti scolastici dei 20 istituti superiori del novarese. “Mancano 16 milioni di euro per effettuare tutti i lavori necessari”, avevano spiegato il presidente Matteo Besozzi e la consigliere delegata all’istruzione Milù Allegra e sono tornati a ribadirlo anche questa mattina (5 settembre). “Dopo quella lettera non abbiamo un euro in più – aggiungono – Ma siamo riusciti a stanziare circa 2,5 milioni di euro, grazie ai fondi economici di bilancio, per una serie di interventi. E’ una situazione i cui versano molte Province d’Italia, si pensi che il Vco dovrà eliminare delle scuole. Noi siamo riusciti a evitarlo, mettendo mano alle urgenze principali”.
Ecco le opere che rientrano nei 2,5 milioni. 1,5 milioni servono per la messa a norma di tutti gli impianti antincendio: i lavori sono già partiti e dovranno concludersi entro il prossimo 31 dicembre. 220.euro serviranno per sistemare le coperture in plexiglas all’Ipsia Bellini, rotte a causa di un incidente. Altri 58.000 euro andranno per la costruzione di una tramezza all’interno del laboratorio dell’Itis di Borgomanero, che lascerà così il posto a 2 nuove aule (i lavori sono già stati affidati).
Infine la quota più consistente di 470.000 euro sarà investita al Mossotti: qui c’è in programma la sistemazione dei servizi igienici, inagibili da anni (foto sopra); l’intervento prevede il rifacimento degli scarichi e la realizzazione di 5 aule al piano giardino. Spazi, questi ultimi, destinati ad accogliere le 3 classi “in eccesso” del liceo classico linguistico Carlo Alberto. Soluzione che però non piace al Consiglio d’istituto del Mossotti, che lo scorso 1° settembre ha votato all’unanimità contro quella che viene ritenuta una “riduzione di spazi a discapito dei nostri studenti e della qualità didattica”, come si legge nella delibera.
“Noi non siamo contro nessuno. Siamo al servizio della comunità. Vogliamo solo che sia garantito l’equilibrio fra tutti gli studenti”, replica la dirigente scolastica del Mossotti, Rossella Fossati, che ha convocato per domani un incontro con gli organi di informazione. “Anche l’anno scorso abbiamo ospitato delle classi del Carlo Alberto – continua – fornendo spazi, arredi, computer e lavagne. E siamo pronti a rifarlo, con la massima disponibilità”. Ma la presenza del cantiere e la nuova sistemazione degli alunni comporterà delle criticità: “Ad esempio dovrà essere spostata la biblioteca e la sua nuova collocazione va concordata. Così come vanno concordate la programmazione e le tempistiche, anche in funzione del Piano formativo (Ptof), stilato fino al 2019, il quale prevede attività che dobbiamo garantire”.
“Se avessimo avuto un altro edificio ci avrebbe fatto comodo. Abbiamo dovuto agire usando ciò di cui disponiamo – ribatte la consigliera Allegra – Il termine dei lavori al Mossotti è fissato per il 31 dicembre: subito dopo al piano giardino si trasferiranno gli studenti del Carlo Alberto, liberando le aule del Nervi, che saranno messe a disposizione dell’Omar; quest’ultimo, nell’attesa, dovrà fare lezione nei laboratori. Una soluzione che viene attuata da anni anche al Fauser, sempre per carenza di spazi”.