Ha ricevuto una telefonata dal presunto nipote lo scorso mese di gennaio. La donna, una novantenne novarese, ha ascoltato il giovane che chiedeva la somma di duemila euro a risarcimento della controparte coinvolta in un incidente stradale. Il presunto nipote ha convinto l’anziana dicendole che, se non avesse consegnato quei soldi, avrebbe avuto, come conseguenza, una denuncia penale. La donna, presa alla sprovvista, ha detto al giovane che, in casa, aveva solo 450 euro. Soldi che sono stati dati, poco dopo, a quello che dal presunto nipote era stato indicato quale “incaricato della controparte”. Resasi conto della truffa di cui era stata vittima, la novantenne ha allertato la Polizia. Le indagini sono state condotte dagli agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio della Questura di Novara: a finire in carcere per truffa un ragazzo di 25 anni italiano, KC.
Dalla Questura, comunicano che sono in corso “attive indagini per individuare altri episodi commessi dal truffatore. Si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione a coloro che, contattati da persone che asseriscono di avere legami di “parentela”, chiedono l’immediata consegna di denaro. Si esortano, infine, eventuali vittime di reati con lo stesso “modus operandi”, a prendere contatti immediatamente con il personale della Squadra Mobile”.