Amarissima scoperta stamattina al Villaggio Dalmazia proprio nei luoghi ed a poche ore dalla celebrazione ufficiale delle vittime delle foibe per il “Giorno del Ricordo”: nella notte infatti ignoti, armati di bombolette spray hanno imbrattato i muri di alcuni edifici fra i quali i muri del Velo Club Novarese in via Grado, dove si trova la lapide in memoria dei Caduti delle foibe, un’abitazione limitrofa, una cabina in via Monte San Gabriele e di vari altri stabili del quartiere.
Un oltraggio inaccettabile ed un gesto vergognoso e codardo che mira a colpire un fatto che la storia ha faticosamente riportato alla luce ed un quartiere della città, in particolare, dove la presenza degli esuli fiumani, istriani, dalmati e giuliani e dei loro discendenti è stata da sempre preponderante.
“Questi gesti – ha condannato il sindaco di Novara Alessandro Canelli – risultano due volte oltraggiosi: innanzitutto nei confronti dei morti e nei confronti dei vivi che, grazie al dispositivo di una legge dello Stato, hanno finalmente trovato, dopo anni di silenzio su una pagina nera della nostra storia, uno spazio anche nei libri e momenti di commemorazione doverosi affinchè tutti possano riflettere su quanto si è verificato negli anni della seconda Guerra mondiale e del Dopoguerra in quelle terre. Quelle scritte sono un atto assolutamente inaccettabile, soprattutto se pensiamo al fatto che la nostra città ha direttamente conosciuto l’arrivo di quelli che allora venivano chiamati “profughi” e che, tra mille difficoltà, hanno contribuito a far crescere Novara nel Dopoguerra, senza comunque mai dimenticare le sofferenze causate dall’esilio e i racconti di chi era scampato dai massacri delle foibe”.
In mattinata Assa è immediatamente intervenuta con due squadre di ”cantieristi”, disoccupati di lungo corso e detenuti impiegati in azienda, per cancellare le scritte. Tutto è stato ripulito in tempo per le celebrazioni che si sono regolarmente svolte.