Tante le iniziative che, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, sono state promosse anche sul territorio. In Provincia si lavora al “Protocollo antiviolenza”, attraverso una fase di confronto dalla quale sono emersi diversi spunti: maggiore raccordo tra gli sportelli pari opportunità della zona, iniziative di prevenzione permanenti e facilmente replicabili, coinvolgimento delle scuole già a partire dalle elementari e medie, maggiore promozione dei servizi offerti dal centro servizi pari opportunità (inserimento lavorativo, assistenza legale e psicologica).
E proprio il Centro Servizi ha diffuso alcuni dati relativi al 2013 dai quali emerge un panorama sempre più difficile in un ambito delicato: se da una parte emerge una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e del proprio coraggio, da parte delle donne, dall’altra si registra un aumento continuo dei casi che via via vengono seguiti.
PROVENIENZA
70,8%: la percentuale di donne italiane che si rivolge al Centro Servizi
6,1% nigeriane
5,4% marocchine
STATO CIVILE
44,60% donne coniugate
16,54% nubili
ETA’
41,36% donne tra i 31 e i 45 anni
34,89% donne tra i 46 e i 60 anni
OCCUPAZIONE
46% in cerca di lavoro
PRATICHE
278 le pratiche di maltrattamento affrontate di cui:
42% denunce
58% fisici e/o psicologici
Una percentuale molto alta quella delle donne italiane vittime di maltrattamento: sono donne principalmente disoccupate, di un’età non giovanissima, tante fra loro optano per la dneuncia dei maltrattamenti subiti, altre preferiscono rivolgersi a servizi di supporto psicologico.
Il Centro Servizi, prima Centro Servizi Donne, ha modificato da qualche anno la sua mission: oggi si rivolge sia a donne che a uomini, anche se il 90% degli utenti è donna.
“Dobbiamo parlare di parità, non di uguaglianza – ricorda la Consigliera di Parità Anna Colombo – perchè uomini e donne non sono uguali, ma devono stare sullo stesso piano. Ed è fondamentale sensibilizzare sul tema, già a scuola, tanto le donne quanto gli uomini”.