Ha 65 anni, per una vita ha lavorato come operatore di Arpa, dedicando la sua professionalità ai temi ambientali e di salute. “Ma sono soprattutto mamma di una figlia di 42 anni, neurologa”. Maria Vittoria Vallana, vedova da 17 anni, “ho avuto comunque la fortuna di avere una bella famiglia a cui sono da sempre legata da forte affetto e amore. Ho lavorato per 40 anni al laboratorio Arpa di igiene e profilassi. Due anni fa, sono andata in pensione”.
In quel momento, Maria Vittoria Vallana si è ritrovata con molto tempo libero: “In Arpa – spiega – il lavoro era molto impegnativo, facevamo sopralluoghi in tutto il Piemonte e a fine giornata non mi rimaneva molto tempo da impegnare in qualcosa di diverso dal lavoro e dalla famiglia. Quindi andata in pensione, dopo essermi dedicata per un po’ alla sistemazione della casa, ho aderito al progetto di Anfass e con Filo d’Oro ho iniziato a fare volontariato all’Asl”.
Maria Vittoria si occupa di accoglienza agli utenti: “Al di là delle informazioni che si possono dare in un ambiente pubblico come un’azienda sanitaria, è fondamentale la modalità di accoglienza. Si rivolgono a noi persone di cui non conosciamo la storia ma che comunque hanno bisogno di cure e di servizi che trovano in questi ambulatori. Un sorriso, una parola gentile possono aiutare in un momento difficile”.
Maria Vittoria racconta un aneddoto: “Un paio di mesi fa ho incontrato una donna che piangeva dopo che le avevano diagnosticato un serio problema di salute. Mi sono avvicinata, l’ho abbracciata e l’ho ascoltata. Qualche settimana fa, l’ho incontrata qui, mentre facevo il mio lavoro. Mi ha detto: “Tu non sai cosa mi hai dato quella mattina”, ringraziandomi ancora, col cuore”.
Sogni nel cassetto? “Da quando è morto mio marito – conclude Maria Vittoria – non guardo al futuro. Vivo il presente e lo faccio con il sorriso e con il volontariato: si dà molto, ma si riceve sempre altrettanto”.