ROMAGNANO SESIA –“Mai nessuno ha dichiarato che l’Asl non si sia fatta carico del problema, quello che abbiamo fatto notare è la modalità e la mancanza di coinvolgimento del Comune. Io ho appreso la notizia e la decisione tramite una semplice telefonata della direttrice del distretto (su una questione delicata ci saremmo aspettati almeno un incontro) nella quale mi chiedeva la disponibilità di un locale senza lasciar spazio a altre possibili strade”.

L’Assessore Alessandro Carini
E’ chiaro il Sindaco Cristina Baraggioni sulla vicenda del medico di base trasferito da Romagnano Sesia a Novara e sui rapporti intercorsi con la direzione del distretto. “Non abbiamo mai avuto in passato problemi con l’Asl, ma su questa vicenda nessuno di noi è stato interpellato e se, come hanno dichiarato, per contatti collaborativi intendono una telefonata nella quale si metteva di fronte a fatto compiuto l’Amministrazione e i cittadini è vero. Ma non ci si comporta così”.
In questi giorni si sono tenuti diversi incontri con i medici di base per trovare una soluzione ed è stata interpellata anche la Regione. “La proposta inaccettabile era quella che i 900 romagnanesi sarebbero stati assegnati a più medici del territorio. Stiamo cercando una soluzione diversa per avere almeno un medico di riferimento”.
La prospettiva per il nuovo anno, salvo cambiamenti, è comunque un passo indietro del sistema sanitario locale. “Come abbiamo fatto notare in una lettera, che l’Assessore alle Politiche della Famiglia Alessandro Carini ha consegnato nelle mani dell’Assessore Regionale alla Sanità, Antonio Saitta, e al consigliere regionale e vice presidente della commissione sanità Domenico Rossi, si rischia la perdita del servizio di medicina in rete che a Romagnano funzionava molto bene. Durante la giornata – spiega Baraggioni – veniva data una copertura di 7-8 ore ambulatoriali e anche in caso di ferie o assenze dei colleghi, i medici erano aggiornati sulla situazione clinica dei pazienti tramite un sistema integrato di cartella clinica (che si erano dotati a proprie spese). La mancanza di un medico implicherà il ritorno ad una medicina di famiglia individuale con l’incremento di accessi impropri al Pronto Soccorso. La speranza è che la Regione permetta da subito l’inserimento di un nuovo medico nella rete ancora vigente fino al 31 Gennaio in modo da continuare a mantenere la medicina in rete. In un periodo in cui tanto si parla di medicina proiettata sul territorio, di continuità assistenziale tra le varie figure professionali, e proprio per dimostrare agli operatori e ai cittadini che non si tratta solo di parole, è necessaria una concreta dimostrazione di voler realizzare quanto sopra sostenuto (identificare medico di medicina generale con apertura quotidiana dello studio a Romagnano e concedere inserimento da subito) nei confronti della popolazione che, sempre più anziana, necessita di servizi che vadano verso la persona per contrastare le opportune difficoltà di spostamento e di gestione”.
Comunicato stampa Comune di Romagnano Sesia