Alla chiusura di due locali della movida novarese (Plaza e Carpe Diem), si sono contrapposti, negli ultimi giorni, “blitz” organizzati e promossi dalle forze dell’ordine, in collaborazione con il Comune, nei cosiddetti “luoghi caldi” della città. Prima in piazza Garibaldi, poi in via Ravizza e nella galleria Brambati. Controllo del territorio, ordine pubblico, sicurezza: sono le parole chiave dell’operazione sostenuta dalla giunta Canelli, anche se, dall’opposizione, non le mandano a dire.
“Apprezziamo gli sforzi delle forze pubbliche e delle autorità per garantire sicurezza e ordine in alcune zone critiche della città, anche se – spiegano i consiglieri di Io Novara (Daniele Andretta, capogruppo, e Pietro Gagliardi) e di FI Michele Contartese – questo impegno sistematico sulla sicurezza della città, che noi per primi avevamo auspicato, contrasta in modo palese con i toni ridondanti e populisti applicati dal sindaco Canelli e dalla maggioranza che amministra il Comune di Novara: l’amministrazione enfatizza i controlli pomeridiani e mattutini in piazza Garibaldi e nel centro, durante i quali vengono anche perseguiti ragazzi che giocano in strada a pallone, seppur nel centro storico. Questo significa che non c’è contatto con la realtà cittadina”.
Io Novara e FI insistono sul fatto che la sicurezza è un problema che si sviluppa “nelle ore notturne, soprattutto in quei luoghi di numerosa aggregazione arcinoti, ubicati nel cuore del centro storico. Che altro è la movida?”.
Linea dura anche sul piano istituzionale: “Pare che per la prima volta – dicono Andretta, Gagliardi e Contartese – un esponente politico di partito, seppur capogruppo di maggioranza, abbia direttamente partecipato, a suo dire, ad un blitz insieme al Sindaco ed alle Forze dell’Ordine. E’ noto a tutti che questi temi siano di stretta competenza dell’esecutivo e non devono coinvolgere esponenti politici di sorta, qual è un consigliere comunale. Credevamo fossero terminati gli anni ’20 durante i quali erano i partiti a volersi occupare direttamente della tutela dell’ordine pubblico, con ronde e blitz improvvisati. Confidiamo che si tratti soltanto di un caso estemporaneo e di una delle purtroppo non rare leggerezze di questa amministrazione sulla confusione dei ruoli”.