“La Regione Piemonte sta mettendo a punto un piano operativo regionale sull’Immigrazione da presentare in corrispondenza a quello nazionale che al momento è in fase di approvazione“: è quanto dichiara Monica Cerutti, assessore regionale all’Immigrazione annunciando la stesura del documento programmatico sull’accoglienza in Piemonte.
I dati attuali
In Piemonte sono presenti 3.584 migranti così suddivisi: provincia di Torino 1.325; provincia di Alessandria 433; provincia di Cuneo 480; provincia di Vercelli 216; provincia di Novara 381; provincia di Asti 303; provincia di Biella 200; VCO 246.
“I dati reali ci dicono che non possiamo parlare di alcuna invasione perché se al 20 aprile del 2015 le presenze erano 3.310, in poco meno di due mesi sono aumentate di sole 274 persone. Sicuramente non è un fenomeno da sottovalutare, ma allo stesso tempo deve essere raccontato con lucidità. Inoltre è necessario fare un confronto con gli arrivi dell’anno scorso che in tutto il 2014 sono ammontati a 6.275; mentre nel 2015 sono 3.115. Al momento dunque in linea“, ha dichiarato Cerutti.
“I profughi che hanno ricevuto una risposta dalla Commissione territoriale in merito alla loro richiesta di asilo sono 738, di questi 122 hanno ricevuto lo status di rifugiato; 72 hanno ricevuto lo status di protezione sussidiaria; 177 di protezione umanitaria; e in 349 casi la domanda di protezione internazionale è stata rigettata“.
Le tre nazionalità principali dalle quali giungono le richieste sono Mali (138 richieste); Nigeria (132 richieste) e Gambia (92 richieste).
“Sono convinta che sia necessario velocizzare gli esami da parte delle Commissioni territoriali e potenziare il sistema in modo da avere risposte certe sugli esiti delle richieste di asilo nel giro di pochi mesi“.
“Infine credo sia importante dire che è stato presentato il bando SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) in relazione ai minori non accompagnati e che la nostra speranza è in un prossimo bando anche per la popolazione adulta in modo da estendere l’accoglienza SPRAR anche nelle province che in questo momento non hanno presenze SPRAR (Cuneo, Vercelli, Novara e V.C.O.), ma dove attualmente ci sono i progetti delle Prefetture“, ha concluso Monica Cerutti.