Nemmeno un “prode” e convinto leghista come Massimo Giordano, quando rivestiva la carica di Sindaco di Novara, aveva ricevuto un tale attacco direttamente dai piani alti della Curia. E non che facessero sconti da quelle stanze, anzi… Ma quando ci è capitato il giornale diocesano tra le mani, in questi giorni, ecco…abbiamo dovuto rileggere un paio di volte titolo e attacco di prima pagina perchè i nostri occhi potessero credere a quello che vedevano…
Sinteticamente: Padre Gianfermo Nicolini, parroco di San Giuseppe e Vicario episcopale per la città di Novara, rilascia un’intervista al settimanale cattolico “L’Azione”, in risposta alle dichiarazioni del sindaco Ballaré sull’iniziativa “Strada per strada”. Le parrocchie sono state uno dei luoghi che Ballaré in questo tour, ha maggiormente battuto, delineando un’idea di città “da costruire insieme”.
Un ritornello che ormai sentiamo da quasi quattro anni, ma questa benedetta idea di città, ancora, nessuno l’ha vista né sentita.
Fatto sta che lo stesso vicario episcopale ne sottolinea la mancanza, puntando, in particolare, sul fatto che i feedback ricevuti dalle Parrocchie non sono positivi: l’impressione, dice Padre Nicolini, è che manchi una visione politica attenta ai reali problemi emergenti. Come dire: famiglia, lavoro, emergenze sociali… Tutte questioni che dal Palazzo non verrebbero affrontate con la forza e la determinazione necessarie dettate dal momento decisamente difficile per sempre più famiglie. Padre Nicolini parte dalla mancanza di una politica della promozione della persona, per arrivare alla famiglia e al lavoro ed evidenziare che, senza una politica per il lavoro, non può esistere la famiglia. Da qui lo stimolo all’amministrazione, contrariamente a quanto finora fatto, a dialogare davvero con la città, ad ascoltare le esigenze dei novaresi e ad occuparsi dei problemi veri, senza spendere troppo tempo, risorse ed energie, sembrerebbe dire, tra le righe, Padre Nicolini, in “campagne elettorali” che a quanto pare non sono nemmeno andate poi così bene.
Insomma, un bell’attacco diretto al cuore del potere e al rappresentante della città da parte di una diocesi, quella novarese, che non ha mai tolto l’occhio dal vicino Palazzo Cabrino, intervenendo, come spesso è successo in passato, su scelte amministrative a volte considerate “azzardate” per l’ideologia cattolica, nel rispetto comunque di un progetto politico che, in passato, esisteva e di cui la Curia stessa prendeva atto.
Oggi l’impressione, a leggere le parole di Padre Nicolini, è che manchi del tutto una programmazione e che, alle parole, corrispondano pochi fatti. Del resto, è risaputo che le politiche legate a famiglia, società, scuola, bisogni ed esigenze della cittadinanza, costituiscono il cavallo di battaglia del centro sinistra… Ma parliamo di altra sinistra, non certamente quella che governa a Novara.
E le parole di Padre Nicolini si spingono fino alle scuole ed alle cosiddette “classi ghettizzate” (quelle dove l’80% degli alunni è straniero), classi che non aiutano a fare didattica, dice il vicario episcopale. E su tali affermaizoni ci troviamo completamente d’accordo. Fa un po’ effetto, però, che il mittente dello stimolo a ridistribuire gli studenti con un servizio di trasporto pubblico più capillare, sia il mondo religioso e il destinatario una giunta di centrosinistra che, fino a qualche anno fa, quando tale scelta era stata fatta, aveva alzato un polverone mediatico puntando il dito contro fantomatici amministratori razzisti…
Parole dure, dunque, che pesano su una maggioranza guidata da un leader che da un pezzo ha iniziato a zoppicare: non è un mistero, infatti, che internamente al Pd ci sia una fronda consistente che vorrebbe mettere in un angolo l’attuale sindaco per far posto a personaggi del Pd…come dire… più amati dalla gente. Si prospetta un periodo difficile per il primo cittadino di Novara che dovrà imparare a schivare i colpi, alti e bassi, che gli arrivano, ormai, un po’ da tutte le parti…