I medici che sconsigliano le vaccinazioni rischiano seri provvedimenti disciplinari… La Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) invita gli Ordini provinciali a vigilare.
«E’ un tema, quello delle vaccinazioni e della ‘moda’ ricorrente di evitarle il più possibile ai propri figli, che da diverso tempo abbiamo affrontato – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Novara, Federico D’Andrea – Nel maggio dello scorso anno, ad esempio, l’Ordine, insieme al Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’ospedale di Novara, Kiwanis Club Novara Monte Rosa e Asl aveva organizzato un apposito convegno per lanciare l’allarme su un atteggiamento molto pericoloso: la scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni, mentre da tempo c’è il “falso mito” che i vaccini possano creare problemi, una “moda” che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base. E’ in quest’ottica che l’Ordine nazionale ha preso posizione, ricordando che il medico che sconsiglia i vaccini infrange il codice deontologico».
«Basta documentarsi con onestà intellettuale – aggiunge D’Andrea – per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E che boicottarli possa rendere di nuovo pericolose malattie che si pensano ormai innocue».
Anche la Federazione regionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri del Piemonte già lo scorso novembre aveva preso posizione in appoggio alle campagne vaccinali, al Piano Piemontese di Promozione Vaccinale e all’adozione di un calendario vaccinale unico su tutto il territorio nazionale: «Conferendo ai vaccini un grande valore dal punto di vista etico, umano e sociale, riteniamo importante promuovere lo sviluppo di una vera e propria “cultura vaccinale”, atta a sviluppare nel cittadino una maggiore consapevolezza circa le potenzialità delle vaccinazioni e a contrastare invece il diffondersi di fuorvianti falsità e pericolosi pregiudizi».
E già lo scorso anno era stata redatta la bozza di un Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all’unanimità dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 22 ottobre 2015, in cui vengono posti alcuni obiettivi: mantenere lo stato polio free; raggiungere lo stato morbillo free e rosolia free; garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni; aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni della popolazione; contrastare le diseguaglianze; promuovere una cultura delle vaccinazioni.