Novara si dimostra una città curiosa, ricca di angoli e storie affascinanti… Tra i luoghi più frequentati dai Novaresi nelle passeggiate domenicali c’è il cortile del Broletto, incantevole per la sua ricchezza di stili e per quella bellissima sensazione di storia che trapela dalle facciate dei palazzi che lo costituiscono.
Qui lungo il prospetto del palazzo dell’Arengo si snoda un fregio che a dire di molti studiosi racconta la leggendaria nascita di Novara secondo Pietro Azario, il più importante cronista novarese del Trecento.
Si narra che un tempo, in occasione di un giubileo, giunse dalla terra dei Franchi un giovane di stirpe reale con la sua bellissima sposa. Diretti a Roma, i due consorti sostano presso i possedimenti dei da Casaleggio… e, come scrive Azario, siccome “le nordiche sono attratte dagli uomini di Lombardia” la bella moglie del nobile franco si innamora di un giovane dei da Casaleggio e così inizia la tresca amorosa.
Mentre il nobile franco pensa alla partenza per Roma, la giovane sposa pensa a come rimanere in quelle terre con il suo focoso amante: si finge malata. Il marito, ingenuo e ignaro, parte per Roma preoccupato per l’improvvisa malattia che ha colto la sposa e pensandola dolente e sola in un letto non familiare, ma al suo ritorno coglie in fragrante i due fedifraghi: a nulla valse la loro fuga perché il castello dove si ripararono venne raso al suolo, la giovane venne arsa viva e il giovane venne appeso alla forca. Il papa assolse il marito dalle atrocità della furiosa vendetta chiedendo che erigesse nelle terre da lui devastate una chiesa dedicata ai santi Gervasio e Protasio, in onore del vescovo di Milano a cui le terre appartenevano. La chiesetta venne eretta su una piccola altura tra l’Agogna e il Terdoppio.
E qui vicino sorse un nuovo centro abitato che fu chiamato Novaria.
La storia narrata dall’Azario aveva sicuramente un fine di propaganda politica ed era ben lontana dalla verità storica della fondazione di Novara, ma certamente creava il mito della nascita di una città dall’amore di due giovani amanti.
Ora quando passeremo attraverso il cortile del Broletto non potremo che cercare con lo sguardo quelle due figurette sulla sinistra che, avvinghiati, sono colti proprio nel momento che anticipa l’agognato incontro carnale…