Accertamenti Tares in arrivo! Niente paura, non si tratta di un controllo capillare su tutti i cittadini, bensì di un’azione mirata verso le cooperative edilizie. Per 3 cooperative del settore, il Comune di Novara ha predisposto una serie di cartelle che tenendo conto dei dati catastali adeguano le nuove informazioni al pagamento della Tares. Un po’ di spavento, in realtà, gli inquilini delle abitazioni realizzate da tali cooperative, se lo sono preso. Sono numerose infatti le famiglie che hanno ricevuto la seguente lettera: “”Si comunica che, a seguito di raffronto con catasto urbano e dati comunicati da____ l’ufficio scrivente ha provveduto ad aggiornare le superfici indicate nell’elenco dei contribuenti di questo comune per gli immobili siti in _____. Pertanto con la prossima emissione, prevista per giugno, Le verrà inviata Tassa per mq____. Seguiranno avvisi di accertamento per gli anni pregressi”.
Il Comune ha incrociato i dati che i contribuenti hanno segnalato all’ufficio preposto e in base al quale finora è stata erogata agli stessi la Tares, tassa sui rifiuti. La lettera arriva nel momento in cui si sono rilevate discordanze tra quanto dichiarato e quanto constatato dai dati catastali. Il Comune invita i cittadini a rivolgersi agli uffici competenti qualora emergano dei problemi.
“L’attività di accertamento riguarda solo le cooperative edilizie per le quali abbiamo effettuato dei riscontri tra situazione denunciata e situazione catastale”, spiegano all’Ufficio Entrate del Comune. I soggetti per i quali è stata individuata una metratura superiore a quella dichiarata riceveranno la lettera proprio in questi e nei prossimi giorni. Come si indica nella lettera, in chiusura, verranno recuperati anche gli anni pregressi.
Qualche inquilino a cui è già pervenuta la comunicazione di Palazzo Cabrino si pone un problema: “Nel momento in cui abbiamo denunciato la superficie della nostra abitazione, in cui viviamo in affitto, abbiamo fatto riferimento ad una metratura che chiaramente avevamo chiesto alla cooperativa. Oggi ci sono delle discordanze con quanto è registrato al catasto, e dobbiamo farci carico anche del pregresso…”. E’ comprensibile, in un momento difficile come quello che un po’ tutti noi stiamo attraversando, l’amarezza che emerge dalle parole di alcuni novaresi. Ma la procedura fa parte di un percorso di regolarizzazione che il Comune necessariamente deve ravviare. Negli anni, oltretutto, le normative riguardo la Tares sono notevolmente mutate e a più riprese l’ente che riscuote, ossia il Comune, ha dovuto procedere a verifiche ed aggiornamenti per recuperare i pregressi. E si continua, naturalmente, su questa strada.