I volontari di Anpana ed Enpa Novara portano la spesa e forniscono anche assistenza “pet”
Nel servizio coordinato dai Servizi Sociali del Comune di Novara, insieme alla Croce Rossa, i volontari di Anpana ed Anpa, oltre a portare la spesa agli over 65, accudiscono gli animali delle famiglie in difficoltà causa emergenza coronavirus

Il numero assistenza Over 65 è 375.515.91.36 dalle ore 8:0 alle ore 12:00 Lun-Ven
Ci sono anche le associazioni Anpana ed Enpa ad assistere gli over 65 e le fasce deboli, insieme alla Croce Rossa, nel servizio coordinato dai Servizi Sociali del Comune di Novara che risponde al numero 375.515.91.36 dalle ore 8:0 alle ore 12:00 dal lunedì al venerdì, per sostenere le famiglie in difficoltà causa emergenza sanitaria causata dal coronavirus
I volontari animalisti, per la loro particolare sensibilità ed esperienza, stanno fornendo un ulteriore servizio alle persone in difficoltà, relativamente ai bisogni dei loro animali d’affezione. Essendo necessario uscire di casa il meno possibile, concetto ancora più importante per anziani ed immunodepressi, Anpana ed Enpa di Novara, oltre alla consegna a domicilio di generi di prima necessità, prestano anche la loro esperienza per l’assistenza pet. “Cerchiamo di mantenere le stesse abitudini ma non sempre è possibile anche se gli animali si stanno adeguando allo stato d’isolamento della famiglia – ci ha spiegato Francesco Ragusa di ANPANA Novara – Abbiamo dei casi in cui svolgiamo tre uscite giornaliere fisse perchè non hanno parenti o vicini che se ne possono occupare. La famiglia viene avvisata dal volontario che sta per arrivare e una volta suonato il campanello, il cane ci viene lasciato sul pianerottolo pronto per la passeggiata. Il primo scopo è di ottenere la fiducia del cane, per uscire con uno sconosciuto che si presenta con mascherina e guanti e che non ha contatti con i proprietari. Con qualche biscotto, è fatta! Si esce e si rientra con la voglia della prossima passeggiata”.
Un servizio che sta assumendo una valenza davvero significativa per i casi emergenziali che riguardano famiglie in isolamento o addirittura dove l’animale resta solo, perchè il suo “padroncino” è stato ricoverato, che hanno assoluta priorità sul resto, per questo le associazioni auspicano che in ogni caso resti sempre attiva una rete di amicizie tra familiari e conoscenti che possano prendersi cura dei casi più facilmente gestibili.
Novara e novarese che comunque stanno dimostrando grande attenzione e responsabilità, come ci testimonia Marco Negrini: “Avevamo in media 4 richieste settimanali di restituzione dell’adozione, da quando siamo in emergenza sanitaria, nessun novarese ci ha chiesto di riprenderci il cane” ci ha spiegato il Presidente di Enpa Novara, il quale conferma che le bufale sul possibile contagio da animale d’affezione, almeno nel nostro territorio non hanno attecchito, in compenso la preoccupazione riguarda i gatti: “Non potendosi spostare, le persone non sono potute andare nei gattili ed adottare – aggiunge Negrini – ed andiamo incontro ai mesi dove arrivano le cucciolate, insomma, non vorremmo trovarci con un aumento del randagismo felino”.
Con il proprio servizio, Enpa Novara si fa anche carico di assistere quegli animali rimasti momentaneamente soli, dedicando apposite aree all’interno del canile di via del Gazurlo 57, di fianco al canile sanitario, dove gli animali transitano comunque per un controllo. Cura e controllo dell’animale che comunque le associazioni raccomandano sempre di fare ai propri animali. “Durante le passeggiate evitiamo di avvicinarci alla bocca del cane o di spazzolare il cane con le mani, pur avendo i guanti – spiega Manuela Zonca Presidente di Anpana Novara – al rientro dalla passeggiata però ci raccomandiamo di spazzolare e pulire con un panno umido anche le zampe orecchie e bocca“.
Anpana ed Enpa si uniscono all’appello #RESTATEACASA “Per senso civico, per dare una mano ai medici ed infermieri che sono impegnati sul fronte della sanità. Per combattere questa battaglia tutti assieme è fondamentale attenersi alle regole che ci danno gli operatori del settore e fare tutto il possibile e alla fine ce la faremo. Per ora rimanete a casa”.