Dodici esercizi controllati, sedici lavoratori completamente in nero scoperti, trentotto lavoratori irregolari individuati, sanzioni amministrative da un minimo di 110.000 ad un massimo di 485.000 euro contestate.
È il bilancio dei controlli effettuati dai Finanzieri della Compagnia di Novara nel corso dei primi sei mesi dell’anno per contrastare il fenomeno dell’economia sommersa nella duplice forma dell’evasione fiscale e dello sfruttamento della manodopera illegale o “in nero”.
Infatti tali accertamenti sono stati eseguiti in concomitanza con l’avvio indagini di Polizia Tributaria nei confronti di dodici attività economiche situate nei comuni di Novara, Oleggio e Trecate.
In particolare sono stati controllati quattro ristoranti/bar, tre rivendite di articoli alimentari, un’agenzia di vigilanza privata, una società di pulizie, una società operante nel settore logistico ed una ditta di assemblaggio di materiali in plastica.
Nei confronti di due esercizi commerciali è stata altresì proposta, alla Direzione Territoriale del Lavoro di Novara-VerbaniaCO, la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto impiegavano un numero di lavoratori “in nero” superiore al 20% del totale dei dipendenti regolari individuati al momento del controllo.
Il contrasto al sommerso d’azienda costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi sfrutta manodopera illegale o “in nero”.