Nella mattinata di martedì 24 febbraio presso il tribunale di Monza, Pietro Montaquila amministratore delegato dell’A.c. Monza, si è presentato all’udienza pre fallimentare della società, davanti al giudice Giovanni Battista Nardecchia. Nulla è trapelato sull’esito della convocazione, ma già la prossima settimana dovrebbe arrivare il pronunciamento, che secondo i bene informati potrebbe portare al fallimento del club brianzolo nato nel 1912.
Sincera solidarietà per i tifosi biancorossi accesi rivali del Novara, perchè sono le vittime principali, ma della regolarità del campionato palesemente compromessa, ne vogliamo parlare o facciamo finta di niente?
Come è possibile che per una buona parte del torneo c’è chi ha incontrato i brianzoli trovandosi di fronte un’autentica corazzata e chi invece è sceso in campo dalla metà di gennaio in poi (o ancora ci dovrà giocare) che avrà visto mister Pea, costretto a mettere insieme un’accozzaglia di signor nessuno, o al più qualche giovanissimo giocatore del settore giovanile? Vi sembra tutto normale?
Il Monza che il Novara ha dovuto affrontare il 30 agosto scorso, 48 ore dopo aver ricevuto l’ultimo sberlone dal Coni al termine della clamorosa vicenda estiva che poi ha portato al beffardo ripescaggio in serie B del Vicenza era una squadra estremamente competitiva ed ambiziosa, tanto è vero che seppur immeritatamente, nella prima giornata di campionato gli azzurri uscirono dal Brianteo sconfitti per 2-0.
In quella squadra c’era gente del calibro di Viotti, Burrai, Foglio (poi approdato proprio agli azzurri), Hetemaj, Anastasi, Zigoni, Radrezza, Virdis e Vita: giocatori di categoria superiore, che poi si sono svincolati a gennaio ed hanno subito trovato sistemazione altrove.
Tanto per capirci, nell’undici brianzolo sceso in campo a Pavia il 24 gennaio scorso, sapete quanti giocatori aveva della ex corazzata che lottava per la promozione: zero!
Per carità, nel calcio nulla è scritto, ma è piuttosto semplice immaginare l’esito delle gare che la neo armata Brancaleone brianzola disputerà anche da qui al termine del campionato, con buona pace degli scommettitori, sempre a proposito di correttezza e diciamolo pure, anche di legalità.
Che succede al campionato se il Monza fallisce? La squadra va avanti da sola per inerzia senza la ben che minima attendibilità?
In un girone avvincente, dove ci sono Novara, Alessandria e Pavia appaiate al comando ed il Bassano appena sotto; dove ci sono in palio i posti play-off e c’è chi lotterà per non retrocedere, magari per conquistare la più utile posizione negli spareggi play-out; è tutto normale che un intero campionato che si deciderà sul filo di lana, sia inficiato da una manifesta e clamorosa irregolarità?
Se il Monza fallisce c’è solo una cosa che può regalare almeno una parvenza di legalità, l’esclusione del glorioso club e l’azzeramento dei risultati conseguiti fino ad ora da coloro che hanno già affrontato i brianzoli. Per limitarci all’ambito promozione, visto che la cosa riguarda da vicino il Novara, delle quattro squadre direttamente interessate solo gli azzurri ed il Pavia hanno già affrontato il Monza, anche se come dimostrato, la partita del Fortunati avvenuta il 24 gennaio scorso, era già stata inficiata dal clamoroso smantellamento avvenuto durante il calcio mercato. Gli azzurri avevano affrontato la squadra di mister Pea nella 1ª (Monza-Novara 2-0) ed alla 20ª giornata (Novara-Monza 2-2). Il Pavia aveva giocato al Brianteo nella 2ª giornata pareggiando 1-1, mentre come detto al ritorno era finita 2-0. L’Alessandria era andata a vincere per 3-2 in Brianza alla 15ª, mentre il Bassano aveva battuto in casa i biancorossi alla 18ª, per 2-1. Nella speciale classifica di punti conquistati dalle squadre in lotta per la B, relativamente ai confronti diretti contro il Monza è la seguente: Pavia 4; Alessandria e Bassano 3; Novara 1. Questi punti andrebbero cancellati, come se il Monza non avesse mai giocato quelle partite, visto che se verrà estromesso, non potrà giocare le restanti 11 gare che mancheranno e chi avrà i brianzoli in calendario, i quali dovranno solo effettuare un turno di riposo. Le conseguenze sulla classifica attuale, relativamente alla lotta per la serie B, sarebbero importanti, perchè si passerebbe da questa situazione: Novara 50, Alessandria 50, Pavia 50; Bassano 46; a quest’altra: Novara 49; Alessandria 47, Pavia 46, Bassano 43. Siamo sinceri quando affermiamo che dispiace moltissimo per la tifoseria monzese, ma per colpa della società brianzola il torneo è già inficiato dalla versione double face mostrata dai biancorossi, davanti al dramma di un eventuale fallimento, almeno il campionato salverebbe la faccia. Ma il Governo al calcio certi concetti sembrano misconosciuti, se è vero come vero, che in caso di fallimento in corsa del Parma (tanto per non andare lontano), chi dovrebbe poi giocare contro i ducali si troverà il bel regalo del 3-0 a tavolino e tre punti sicuri. Questo grazie all’articolo 53 delle norme organizzative interne della Figc, mantenendo omologati i risultati dei match già disputati, con buona pace di quanto avviene nelle altre federazioni sportive, dove tutto viene azzerato, ma il calcio a quanto pare è proprio votato al peggio.